Giuseppe Mangialavori, precari scuola: «A rischio 55mila docenti» 

News   • 02 Maggio  2018

Precari scuola, Mangialavori: «A rischio 55mila docenti»

I I ministro dell’Istruzione faccia quanto in suo potere per scongiurare il rischio che migliaia di precari della scuola vengano esclusi dalle graduatorie per l’immissione in ruolo». È quanto afferma il senatore di Forza Italia Giuseppe Mangialavori a commento di una interrogazione parlamentare urgente firmata assieme ai colleghi Bernini, Caliendo e Causin.

«Dopo l’ultima pronuncia giurisprudenziale – aggiunge Mangialavori -, circa 55mila docenti potrebbero essere impossibilitati a proseguire la professione, per via dell’assenza di titoli non richiesti al principio della loro attività scolastica».
«La riforma della scuola del 1990 – spiega ancora il senatore di Fi – ha previsto livelli di qualificazione differenziata per l’abilitazione all’insegnamento nella scuola primaria e secondaria e l’obbligo, per i docenti delle materne e delle elementari, di non prescindere da una formazione universitaria. Prima delle modifiche, invece, l’abilitazione necessaria per l’accesso ai concorsi per l’immissione in ruolo nelle scuole elementari si otteneva con il solo diploma magistrale».
«Dopo la riforma, tuttavia – continua Mangialavori -, era stato introdotto un regime transitorio che salvaguardava il valore legale dei titoli di studio già acquisiti, dimodoché anche i docenti non laureati avrebbero potuto partecipare alle sessioni di abilitazione all’insegnamento nella scuola materna ed elementare. E infatti, sulla scorta di quel decreto ministeriale, i tribunali amministrativi hanno accolto numerosi ricorsi di insegnanti che sono così riusciti a ottenere il diritto a essere inseriti nelle graduatorie a esaurimento, utili per le immissioni in ruolo».
«La sentenza 11 del dicembre scorso del Consiglio di Stato, però – osserva il parlamentare azzurro -, ha ribaltato tutto e stabilito che le assunzioni a tempo indeterminato di docenti con diploma magistrale prima del 2001-2002 non sono valide, e che quindi il solo possesso di quel titolo di studio non è sufficiente per l’inserimento nelle graduatorie a esaurimento degli insegnanti. Significa che migliaia e migliaia di precari, da anni al lavoro negli istituti scolastici di tutta Italia, corrono il serio pericolo di non essere mai stabilizzati».
Ecco perché Mangialavori e i senatori Bernini, Caliendo e Causin chiedono al ministro dell’Istruzione di spiegare quali iniziative intenda adottare in riferimento all’ultima sentenza del Consiglio di Stato e di chiarire quali interventi siano stati messi in campo per «tutelare il ruolo e la continuità professionale di questi docenti».